Il Monte San Zeno
Il monte San Zeno
Dopo vari tentennamenti finalmente eccoci pronti per questa nuova passeggiata: “Today Is the day!”, finalmente sembrerebbe che riusciamo a concretizzare questa idea che rimbalzava da un po’ nelle nostre teste!
Il nucleo vecchio di Origlio
Lasciamo l’auto al posteggio nei pressi del municipio di Origlio (ricordatevi di portare delle monetine con voi, funziona solo con quelle!).
Attraversiamo la strada e ci troviamo in una viuzza del nucleo vecchio, dove dei cartelli sentieristici ci indicano immediatamente di svoltare a destra, e così facciamo. Percorriamo una breve tratta di vicoli vecchi e poi ci troviamo a un bivio: destra o sinistra? Qui purtroppo mancano le segnalazioni e decidiamo di incamminarci verso destra. Ben presto scopriremo che entrambe le vie conducono… A Roma! Non preoccupatevi quindi di sbagliare, entrambe le strade conducono allo stesso luogo. Dicevo, ci incamminiamo prendendo il sentiero di destra, il quale costeggia la montagna e si trova proprio poco sopra il posteggio dove abbiamo lasciato l’auto.
Questo sentiero attraversa prati e vigneti e ci permette di assaporare dei primi scorci di primavera. In pochissimo tempo ci ricongiungiamo al sentiero di cui parlavo prima, se avessimo optato di svoltare a sinistra.
La chiesa di San Giorgio
In poco tempo di fronte a noi troviamo la chiesetta di San Giorgio in tutta la sua magnificenza! La raggiungiamo lungo la scalinata e ci fermiamo… indovinate un po’, a scattare qualche foto!
Questa chiesa deve il suo assetto attuale a tre fasi di costruzione: quella del nucleo primitivo, una cappella dedicata a san Giorgio risalente al XV secolo (l'antico coro è ora cappella laterale), quella della chiesa odierna, eretta nella prima metà del Seicento, e infine quella del coro semicircolare aggiunto alla fine del Settecento.
Interessante anche l'imponente facciata incompiuta, senza intonaco.
Nella chiesa di San Giorgio degna di particolare attenzione è la Madonna della Nivola, una preziosa statua lignea del Trecento che venne inserita in una “nivola’ di legno dorato nel 1639 da Bartolomeo Tiberino di Arona. Secondo l’opinione comune sembra che la statua fosse stata ridotta nelle sue vere dimensioni per essere inserita nella nuvola. Ma solo nel 1976 la Madonna della Nivola venne tolta dalla nicchia che la custodiva da secoli per essere restaurata. Con grande meraviglia l’inattesa scoperta: la statua che fino allora aveva mostrato soltanto il “santo busto”finalmente apparve nella bellezza della sua figura intera che lo scorrere del tempo aveva tenuta nascosta.
Verso il Monte San Zeno
Riprendiamo il nostro cammino e seguiamo le indicazioni che ci portano al Monte San Zeno. Il sentiero da qui in poi é comodo e piuttosto largo: si tratta di una strada sterrata che attraversa il bosco. La tratta è interamente in salita, ma si raggiunge la sommità in circa mezz’ora senza rendersene quasi conto. Lungo la salita ci sono un paio di angolini da cui ammirare il panorama sottostante: si vede infatti il laghetto di Origlio in tutto il suo splendore.
Come dicevo prima, in breve tempo raggiungiamo la nostra meta: la sommità del monte San Zeno con l’omonima chiesetta. È una piacevole scoperta: troviamo infatti un bellissimo panorama che ci mostra tutta la valle del Vedeggio fino al lago Ceresio.
La chiesa-oratorio di S. Zeno è un edificio ecclesiastico barocco, sfruttato come eremo già nel IX secolo.
Esso fu sottoposto a svariate modifiche nel corso dei secoli. Una prima datazione dell'edificio attuale risale al XV secolo. Il complesso è stato poi restaurato tra il 1999 e il 2001 dall'arch. Dario Franchini.
Nel pressi della chiesa troviamo tre tavoli di legno dove gustare un pranzo al sacco con vista, proprio nei pressi della croce, e una fontana che… può sempre far comodo!
La grotta segreta
Dopo aver scattato le foto di rito, rimaniamo incuriositi da un cartello indicante una grotta e decidiamo di seguirlo. Dopo un breve, brevissimo sentiero in discesa, ci troviamo di fronte a un tunnel scavato nella roccia. Si tratta di una grotta denominata “segreta”!
All’interno di questa montagna si nasconde infatti un cunicolo lungo circa 34 m scavato dall'esercito svizzero durante la seconda guerra mondiale, che termina con una finestra strategica affacciata sul nucleo di Lamone.
Il rientro e il laghetto di Origlio
Contenti di questa piacevole scoperta, riprendiamo il cammino e torniamo alla chiesa di San Zeno. Per la discesa decidiamo di imboccare un sentiero sulla destra, seguendo le indicazioni, che ci condurrà al laghetto di Origlio. Il sentiero è piuttosto scosceso e a tratti un po’ ripido: onestamente consiglio a chi ha bambini di ritornare dalla strada da cui siamo arrivati.
In breve tempo ci ritroviamo a costeggiare questo meraviglioso laghetto. Formatosi circa 13000 anni fa con il ritiro dei ghiacciai, ha un perimetro di 1,2 km e costituisce un’oasi verde particolarmente apprezzata. Volendo si può compiere il giro attorno, come vi abbiamo raccontato nel nostro articolo dedicato (se siete curiosi, lo trovate qui: https://www.fugainfamiglia.ch/post/laghetto-di-origlio ).
Noi decidiamo di raggiungere l’auto seguendo il sentiero più breve e in pochi minuti completiamo il nostro percorso.
Quella di oggi è stata una piacevole scoperta, una passeggiata non troppo impegnativa, realizzabile in mezza giornata, e offre una vista meravigliosa. Il percorso non è adatto a passeggini, per i più piccolini suggerirei piuttosto lo zaino porta bimbi.
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