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Spesso a Spasso

Gita a Bürglen: quando lo zaino invece di alleggerirsi… si riempie!

  • Immagine del redattore: FugainFamiglia
    FugainFamiglia
  • 28 ago
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 29 ago

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Gita a Bürglen: quando lo zaino invece di alleggerirsi… si riempie!


Doveva essere una giornata perfetta. La meta era stabilita dalla sera precedente, il percorso studiato, lo zaino pronto. Peccato che, una volta arrivati, ci siamo trovati immersi in un nebbione fitto che non lasciava speranze: del panorama, nemmeno l’ombra. Insomma, gita saltata? Macché! Abbiamo tirato fuori un piano B improvvisato, poco distante ma già collaudato dai miei genitori, che quel percorso lo avevano fatto tempo prima con il loro gruppo di escursionisti.


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Così siamo risaliti in auto e ci siamo diretti a Bürglen, nel Canton Uri, un paesino da cartolina incastonato tra le montagne, noto per essere il luogo natale di Guglielmo Tell, eroe nazionale svizzero. Ma prima di lanciarci nella storia, ci siamo goduti la montagna.


Funivie, alpeggi e uno zaino… sempre più pesante!



Da Bürglen si raggiunge a piedi la stazione di partenza della funivia per Ruogig. O meglio, delle due funivie: un breve cambio intermedio e si arriva a Ruogig, a quota 1'730 metri. Da lì parte un sentiero pianeggiante e molto tranquillo, adatto anche ai bambini e perfetto per chi ha voglia di camminare senza faticare. Il tracciato, largo e sterrato, segue il profilo della montagna fino a Biel, in circa un’ora di cammino.



Lungo il percorso, un vero paradiso per gli amanti dei prodotti locali: punti con vendita self-service di formaggi dell’alpe a km0… e ovviamente non abbiamo resistito. Morale: lo zainetto, invece di alleggerirsi con panini e borracce, diventava sempre più pesante! A Biel, oltre alla vista meravigliosa sulla valle, abbiamo trovato un parco giochi ben attrezzato: scivoli, slackline, giochi di equilibrio, arrampicate, spazi per correre e… una splendida sdraio con vista sul panorama sottostante! I bambini si sono scatenati, noi ci siamo goduti una pausa con vista, circondati dal silenzio dell’alpe.



Dopo la sosta, da Biel parte una nuova linea di funivie (con cambio a metà strada) che in breve tempo ci riportano al punto di partenza, chiudendo così un bel giro ad anello. E proprio quando pensavamo che la giornata fosse finita, abbiamo scoperto che a pochi passi dalla stazione di partenza si trova il Museo dedicato a Guglielmo Tell.



L’ingresso al museo è gratuito con la carta Raiffeisen, e vale davvero la visita. Al primo piano, una raccolta di libri, dipinti, oggetti antichi e curiosità legate alla figura leggendaria dell’eroe elvetico.



Al secondo piano, un video ben realizzato, in lingua italiana, racconta la storia di Tell in modo coinvolgente e adatto anche ai bambini, che sono rimasti incollati allo schermo. E non è finita: a 70 metri dal museo si trova anche la Tellskapelle, una piccola cappella affrescata che narra, scena dopo scena, l’intera leggenda.


Quella che doveva essere una giornata da rimandare, si è trasformata in una bellissima escursione tra natura, gusto e cultura. Abbiamo scoperto un angolo autentico della Svizzera centrale, camminato in mezzo ai pascoli, fatto scorta di formaggi, e ripassato un pezzo importante della storia svizzera! E poi… Non ditelo al buon Guglielmo, ma siamo arrivati a Bürglen più per caso che per patriottismo. Eppure, sarà che siamo ad agosto, sarà che il primo del mese si accende sempre quel pizzico d’orgoglio svizzero, sarà quella fierezza tutta elvetica che si respira tra le vie di Bürglen ma è stato meraviglioso. Un tuffo nella leggenda!


info:

  • Due funivie da Bürglen a Ruogig, comode e panoramiche, altre due per la discesa da Biel a Bürglen!

  • Sentiero facile e pianeggiante (Ruogig – Biel: 1h circa)

  • Tanti punti self-service per acquistare formaggi d’alpe

  • Parco giochi a Biel perfetto per famiglie

  • Museo Guglielmo Tell gratuito con Raiffeisen e video narrativo adatto ai bambini (in italiano)

  • Cappella affrescata a pochi passi dal museo

Il meteo non sarà stato dalla nostra parte… ma il piano B sì, eccome!




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