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Spesso a Spasso

  • Immagine del redattoreFugainFamiglia

Ponte Tibetano



Ponte Tibetano: finalmente ci torniamo!


C’è molta incertezza quest’oggi quando partiamo in direzione di Monte Carasso!

Dove lasciamo l’auto?

Facciamo il giro completo?

Sarà (troppo) freddo?

In realtà ci siamo già stati, proprio in occasione dell’ultimo giorno dell’anno, ma son trascorsi diversi anni e la memoria gioca brutti scherzi!


Bah… decidiamo di partire e scoprire cammin facendo cosa ci riserva questa bella giornata!


Fortuna vuole che siamo in un periodo poco turistico e troviamo il posteggio a pochi metri dalla partenza della funivia. Meno male, così anche mio marito si addolcisce un po’ e si allentano le prime tensioni!

Per informazione nel caso fosse un periodo di alta stagione, vi è la possibilità di raggiungere la partenza della funivia con i mezzi pubblici (bus 311 o bus 2, fermata “Monte Carasso – Cunvent”).

Per informazioni sempre aggiornate ci invitiamo a visitare il sito https://www.mornera.ch .


La funivia Monte Carasso - Curzutt – Mornera



Riusciamo ad acquistare i biglietti per la risalita presso un comodissimo distributore automatico (noi abbiamo speso in totale 25.- chf, andata e ritorno), nel quale si può decidere l’orario di risalita ed eventualmente anche quello della discesa, e in men che non si dica ci ritroviamo sulla cabina che ci porterà a Curzutt!



Qui ci sarebbe uno splendido ostello – ristorante di cui ho sempre sentito parlare molto bene ma che purtroppo per il momento non abbiamo ancora avuto occasione di provare! …Una scusa per tornare!


Appena arrivati a Curzutt (che significa letteralmente “corte di sotto”) i bambini hanno immediatamente adocchiato un parco giochi, quindi la tappa era obbligatoria! Il parco giochi è splendido, immerso nella natura, impossibile non assecondarli!



Convinti i bambini a ripartire, facciamo qualche passo e incontriamo una strana costruzione: ma sì, certo, è lo splendido birdbox! Si tratta di una specie di bed and breakfast immerso nella natura: Il birdbox (un cubo con un’enorme vetrata) è completamente immerso nella natura e offre una vista speciale verso la Chiesa di San Bernardo, monumento di importanza nazionale. Dista soli 5 minuti dalla funivia che abbiamo appena lasciato alle nostre spalle. Dormire qui dev’essere un’esperienza indimenticabile!

Ho cercato qualche informazione. Scoprendo che si può inoltre gustare una deliziosa cena presso il Ristorante Ostello Curzútt, situato a pochi passi dal Birdbox. Wow!



La chiesa di San Bernardo


Ma veniamo a noi!

Riprendiamo a camminare e in una decina di minuti raggiungiamo la chiesa di San Bernardo. È un antico luogo sacro delle genti che un tempo popolavano la collina. È un edificio storicamente e artisticamente molto importante, tanto da essere dichiarato monumento di interesse nazionale.

Sull’entrata della chiesa incontriamo una gentile signora che ci dedica il suo tempo e ci fornisce moltissime spiegazioni su questa chicca immersa nel bosco.



L’attuale edificio è il risultato di modifiche avvenute nel corso dei secoli: la costruzione primitiva, tra la fine dell’XI secolo e l’inizio del XII, era ad impianto romanico e presentava una semplice navata rettangolare che concludeva con un’abside semicircolare. Curiosità: la porta d’entrata originale è tuttora presente! La signora ci racconta che per un periodo questa chiesa si è trasformata anche in stalla per gli animali!

La particolarità che colpisce di più di questa chiesa sono i dipinti: una serie ininterrotta di affreschi riempiono infatti le pareti con vivaci colori. Gli interventi pittorici che si sono succeduti nei secoli hanno lasciato un’enorme ricchezza iconografica e di stile che fa della chiesa di San Bernardo un gioiello di storia dell’arte. Negli anni 2010-2012 c’è stato ci sono stati degli interventi di restauro di carattere essenzialmente conservativo sulle pitture.



Pit stop nella natura


Dopo questa full immersion nel passato, piaciuta onestamente più a noi adulti che ai bambini (che invece sognavano il loro pranzo al sacco), riprendiamo la nostra camminata e cerchiamo un piccolo spiazzo per fare un bel picnic immerso nella natura… Che spettacolo! Mamma mia, per me questo è un momento magico!



Dopo esserci ben ricaricati, riprendiamo il nostro cammino. Il sentiero è immerso nel bosco e presenta molti scalini, per questo impossibile da praticare con i passeggini.

In circa mezzora raggiungiamo il nostro obiettivo della giornata: il ponte tibetano. A dirla tutta, non è così semplice la passeggiata, o meglio: i bambini saltavano come gazzelle tra uno scalino e l’altro, io ho avuto il fiatone lungo tutto il tragitto! “Mamma, perché parli poco?”, mi chiedevano… e io annaspavo!


Il Ponte Tibetano



Che meraviglia, è bellissimo!

Il ponte è lungo 270 m e si trova ad un’altezza di 130 m dal fondovalle. Collega Curzutt alla suggestiva Via delle Vigne, un cammino sensoriale che si affaccia sulle colline di Sementina e di Gudo. Noi lo percorriamo interamente a piedi, attraversandolo da sponda a sponda. Ai bambini è piaciuto moltissimo, zero vertigini! L’idea di essere sospesi a questa altezza mette i brividi, ma l’esperienza è indimenticabile.



A pochi minuti a piedi, sul versante opposto del ponte, si trova l’oratorio di San Defendente. Noi decidiamo però di ripercorrere a ritroso il sentiero che abbiamo svolto all’andata per poi ridiscendere da Curzutt a Monte Carasso con la funivia.


Ai bambini questa passeggiata è piaciuta parecchio, tanto che ancora oggi, transitando lungo l’autostrada, cercano spesso di rintracciare la chiesa di San Bernardo, “quella del ponte tibetano”!



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