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Spesso a Spasso

  • Immagine del redattoreFugainFamiglia

Parco giochi con vista.




Cosa facciamo oggi? Andiamo di qua, andiamo di là, andiamo di su, andiamo di giù… Alla fine abbiamo optato per una breve passeggiata vicino a casa. Dopo aver preparato un piccolo zainetto con il pranzo al sacco, siamo andati a Calonico, in Leventina. Poco prima del paese, sulla sinistra, troviamo un bellissimo parco giochi totalmente immerso nel bosco.


Purtroppo essendo ancora fine inverno non erano state installate tutte le strutture, in primavera è certamente più fornito in quanto si possono trovare un bilzo balzo, tre altalene, una tirolese, un percorso con dei tronchi. Noi abbiamo trovato solo uno scivolo e due giochi a molla ma essendo un parco giochi immerso nel bosco si sono divertiti moltissimo lo stesso. È molto comodo perché offre dei posteggi nelle immediate vicinanze, ci sono diversi tavoli e un posto per grigliare, diverse panchine di legno sparse qua e là e un tavolo da ping pong. Nelle vicinanze c’è un piccolo ruscello che ci rilassa con il rilassante rumore dell’acqua che scorre e un grotto (grotto Pro Bell) che purtroppo attualmente risulta chiuso.




Dopo aver pranzato immersi nel bosco, siamo riusciti a leggere una storia immersi in questo meraviglioso ambiente: che meraviglia! Ci siamo quindi incamminati in direzione del paese di Calonico. La strada per raggiungerlo è asfaltata e poco transitata, quindi i bambini hanno potuto correre liberamente e divertirsi: in 15 minuti siamo arrivati alla chiesa del paese, sulla quale dobbiamo spendere due parole per la sua particolarità e la sua storia!








Calonico, luogo energetico


Calonico, un piccolo villaggio ad un altitudine di quasi 1000 m, si trova su un terrazzamento rialzato sul lato soleggiato della Valle Leventina. La chiesa di San Martino è collocata su una rupe in posizione isolata rispetto al paese. Da Calonico alla chiesa si arriva a piedi in circa 10 minuti. La rupe su cui è costruita la chiesa di San Martino, presenta su più lati ripide fiancate di roccia che cadono a strapiombo nella valle per centinaia di metri. Un posto così pullula di energia in grande quantità, benefica per gli alberi e per gli esseri umani.




Arrivando in treno o in auto dal San Gottardo verso sud, si intravede dal basso la Chiesa che dalla rupe domina la valle e si percepisce subito quanto questo luogo sia speciale.


Durante il nostro cammino abbiamo oltrepassato un altro piccolo ruscello nel quale abbiamo persino potuto vedere delle belle trote ed essendo un pescatore alle prime armi Emanuele ha esclamato "hei guardate delle Fario ".




Una leggenda narra la storia della Chiesa di San Martino

Per i curiosi c’è anche una divertente leggenda legata a questa Chiesa... Gli abitanti di Calonico volevano costruire una chiesa e dedicarla a San Martino. Avevano quindi preparato molto materiale su un terreno in mezzo al paese ma un bel mattino trovarono il loro materiale misteriosamente trasportato su una rupe. Con grande stupore gli abitanti di Calonico riportarono il materiale nel posto iniziale. Nuovamente un bel mattino trovarono i sassi ancora sulla roccia. Immaginarono allora che era San Martino stesso che li trasportava miracolosamente e intuirono quindi che voleva che la sua Chiesa fosse posta proprio in cima alla roccia a salvaguardia del paese.

La chiesa di San Martino elemento eminente ISOS. Chiesa di S.Martino, edificata su roccia a strapiombo verso valle, documentata dal sec XIII e ossario del 1849.

Unico elemento sopravvissuto dell’edificio medioevale è il campanile romanico. Spettacolare l’effetto visivo dal fondovalle. Nei pressi della chiesa è documentata l’esistenza di una fortificazione di epoca imprecisata.


Isolata su uno sperone di roccia, stagliata contro il cielo quando la si guarda dal fondovalle, la chiesetta di S. Martino a Calonico è conosciuta soprattutto per la pittoresca posizione in cui è situata. Il massiccio campanile testimonia l'origine medioevale della chiesa e risale probabilmente al XII secolo.

Sull'altare in legno policromo si trova una statua della Vergine del secolo XVIII.


Da questo punto si puo' anche ammirare guardando verso nord Chiggiogna, buona parte di Faido, tutta la montagna fino a Cari' e per chi conosce le montagne spiccare maestoso Pizzo Pettine.

Siamo rientrati percorrendo la stessa strada e ci siamo fermati ancora un momento al parco giochi.


In alternativa… Sentiero didattico “Ri di Laium”


Per chi volesse organizzare anche una bella passeggiata c’è possibilità, in zona, di percorrere il sentiero chiamato “Ri di laium” nella vicina località di Anzonico. È piuttosto lungo, direi circa tre ore abbondanti, dove si possono osservare frane, corsi valangari, caduta sassi con le relative opere di protezione. Andando al sito . http://www.bertazzi.ch/downloads/bertazzi_sentiero-ri-di-laium.pdf è possibile scaricare e stampare un opuscolo con tante attività da svolgere lungo il sentiero per osservare da vicino la natura. L’itinerario prevede infatti 17 postazioni didattiche marcate sul terreno con pali in legno di castagno. Percorrendo il sentiero si potranno utilizzare tutti i sensi: vista, udito, olfatto, tatto e, se vi va bene, anche il gusto!





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