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Spesso a Spasso

Immagine del redattoreFugainFamiglia

Orselina - Cardada - Cimetta

Questa mattina ci siamo svegliati con un’idea in testa: fare qualcosa! In realtà non è che avessimo davvero in chiaro il programma, ma già di per sé avere in mente di fare qualcosa era un buon inizio! Ho lanciato l’idea a mio marito di andare nel Locarnese, a Cardada. Non sapevo bene come avrebbe reagito e invece mi ha stupita perché ha subito accolto la mia proposta!

Come laboriose formichine all’interno di un formicaio ci siamo organizzati: io mi sono occupata di preparare i bambini mentre lui si è occupato di preparare il sostentamento per la giornata! La fiducia qui è fondamentale! 😂 Tutto pronto? Bene, allora… pronti, partenza, via!



Funivia Cardada – Cimetta

Volendo si potrebbe decidere di parcheggiare l’auto negli autosili che ci sono a Locarno e poi risalire con la funicolare fino alla partenza della teleferica, a Orselina. Presentanto il ticket del posteggio alla cassa della funicolare si potrà beneficiare del 50% sul conto del posteggio. Noi però abbiamo provato ad arrivare direttamente con l’auto fino alla partenza della teleferica: non è stata una grande idea perché ci sono pochi posteggi e abbiamo faticato per trovarne uno.

Abbiamo acquistato i biglietti per la risalita e… Via! Per informazioni sempre aggiornate sui prezzi, gli orari, la meteo, gli sconti, visitare il sito ufficiale https://www.cardada.ch/it.

Nella bella stagione vi è la possibilità di svolgere una caccia al tesoro per bambini, chiedete informazioni e materiali alla cassa! La teleferica era abbastanza piena di gente, alcuni di loro erano dei giovani parapendisti che hanno sfruttato la bella giornata per prendere il volo. Durante il viaggio abbiamo potuto ammirare il lago maggiore, le isole di Brissago, la foce del Ticino, il delta della Maggia, Ascona, Locarno,… Insomma, da buona maestra ne ho approfittato per fare un po’ di geografia vera ai miei bimbi! Arrivati all’arrivo della teleferica ci siamo subito ritrovati in un luogo incantevole, fuori dal mondo, distante anni luce dalla realtà cittadina di pocanzi.


Cardada

Per prima cosa ci siamo diretti al parco giochi che affianca l’arrivo della teleferica: molto simpatico, con due altalene divertenti che per poter dondolare bene è necessaria l’occupazione di entrambe perché una tira l’altra. Dopo qualche discussione affinché riuscissero ad accordarsi, anche i miei due bimbi sono riusciti a divertirsi! C’è anche un piccolo castello su cui potersi arrampicare e uno scivolo: è stato un po’ difficile utilizzarlo perché c’era ancora la neve che ostacolava la discesa. Non faccio in tempo a girare lo sguardo che vedo una panchina gigante, bellissima… Non esitiamo un istante e… Oplà! Tutti su! Scattiamo le foto di rito e ci sentiamo come dei nanetti: la maxi panchina è super divertente! Decidiamo poi di dirigerci verso il ponte sospeso ideato da Mario Botta che permette di percorrere una passerella e giungere in una postazione panoramica dalla quale si possono ammirare i dintorni. Una vista spettacolare!






Ai bambini questo è interessato meno, più coinvolti dal parco giochi. Siamo ritornati al punto di partenza e abbiamo potuto scoprire il percorso sensoriale, ideato nei pressi della stazione di arrivo della teleferica, e nel quale si può percorrere un breve percorso a piedi nudi. Proprio lì nei dintorni scopriamo esserci installata un’altalena di Swing the Word e ovviamente non esitiamo un istante per salirci e… dondolare sul mondo!



Sorpresi dalle numerose attrazioni che ci sono in così poco spazio, ci rendiamo conto che si è fatta ora di pranzo e decidiamo quindi di goderci il nostro picnic con vista. In zona, per chi preferisse, ci sono diversi ristoranti e capanne (anche in questo periodo di lockdown, alcune offrono un servizio di take away). Vi è anche la possibilità di fare geocatching, la caccia al tesoro più grande del mondo tramite GPS, oppure diverse passeggiate segnalate (sentiero dei larici, dell’abete bianco, della betulla, del castagno, delle felci e del rododentro) ma noi ne avevamo già abbastanza così! L’offerta decisamente non manca!


Cimetta


Il prezzo della risalita a Cardada comprende in realtà anche la seggiovia che porta a Cimetta. Essendo una giornata splendida decidiamo di provarla. È molto simpatica perché si risale non come tutte le seggiovie orientate verso la salita, ma si salie in quota… voltati di fianco! Che ridere! La risalita è molto piacevole e ci permette di osservare il panorama ancora più dall’alto. È una giornata in cui sembra che i parapendisti si siano dati appuntamento: il cielo è tutto colorato di parapendii! Terminata la risalita decidiamo di fare a piedi gli ultimi metri che ci separano dalla vetta. In cima vi è un’altra terrazza panoramica dalla quale si vede anche il Lago Maggiore (punto più basso della Svizzera) e il Monte Rosa (punto più alto della Svizzera!)! Si ha una visione a 360° del panorama attorno. Ci trovavamo proprio lì nel momento in cui degli abili parapendisti hanno deciso di mostrare le loro doti: alcuni di loro si sono buttati a capofitto roteando attorno a noi come un cavatappi per venire ripresi da professionisti videomaker: che spavento!





Il rientro

Ridiscendiamo in direzione della seggiovia e ci divertiamo a scivolare nella neve. Decidiamo di fermarci al ristorante a bere e riposarci un po’, ammirando numerosi parapendisti che si lanciavano proprio da lì! Riprendiamo la seggiovia perché il sentiero per scendere a Cardada era ancora innevato e la nostra tenuta decisamente inadatta, altrimenti consiglio di valutare la discesa a piedi. Arrivati a Cardada riprendiamo la teleferica che ci riporta a Orselina . Visto che siamo lì decidiamo di visitare il pittoresco santuario della Madonna del Sasso, appoggiato su uno scenografico sperone di roccia, meta di pellegrinaggi da tutto il mondo.


Locarno e il suo lungolago

Per non farci mancare nulla decidiamo di fermarci a Locarno e ci dirigiamo sul lungolago a gustarci un buon gelato! Che giornata!





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