Laghetti Audan
Spesso quando abbiamo qualche momento libero da trascorrere con i bambini ci rechiamo ai laghetti Audan di Ambrì. Di cosa si tratta?
Se avete curiosato nei nostri articoli, capita che prima qualche passeggiata oppure al rientro ci rechiamo in questo angolo di paradiso. Si tratta di due piccoli laghetti dove si può praticare la pesca sportiva, un grotto, un parco giochi: tutto ciò che occorre per accogliere grandi e piccini offrendo agli adulti momenti di spensierato relax.
Nel primo laghetto ci si può rifornire sul posto di tutto l’occorrente per pescare ed è aperto a tutti. Il bottino è assicurato! Al termine della pesca si consegnano le trote che pescate e le si pagano in base al loro peso. Per i bambini il divertimento è assicurato anche perché è facile agganciare le trote senza dover attendere ore a bocca asciutta!
Nel secondo laghetto invece bisogna pagare la giornaliera di 30.- chf e poi si può pescare tutto il giorno, per un massimo di 10 pesci. È un po’ più complesso catturare qualche trota e bisogna armarsi di più pazienza. Visitate il loro sito www.audan.ch!
Inoltre vi è a disposizione un grotto presso il quale si può fare l’aperitivo, mangiare un gelato (hanno anche quelli artigianali!), o fermarsi a pranzo o a cena. Preparano un roast-beef e degli gnocchi che personalmente trovo siano la fine del mondo! Nelle giornate più fresche di può rimanere all’interno altrimenti vi è una splendida terrazza all’aperto, con tavolo e sdraio per i più pigri.
Vi è inoltre la possibilità di usufruire del piccolo parco giochi con altalene, scivoli, sabbia, trampolino e qualche triciclo a disposizione. Una visita è altamente consigliata anche per godere di qualche ora di assoluto relax.
Curiosità:
I laghetti devono il loro nome alla vegetazione che li circonda, costituita principalmente da ontani, che in dialetto si chiamano “audan”.
Prima che venissero realizzati gli argini al fiume Ticino, quest’ultimo usciva liberamente ogni volta che c’era una piena rendendo così i terreni attorno pianure alluvionali. Verso la metà degli anni ‘60, quando inizio iniziarono a costruire l’autostrada, venne estratto molto materiale da questi terreni per riempire i terrapieni e agevolare la costruzione dell’autostrada. Proprio per questo si vennero a creare due profonde fosse e a causa della natura paludosa del terreno l’acqua vi si infiltrò formando i nostri due laghetti.
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