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Spesso a Spasso

Immagine del redattoreFugainFamiglia

Geocaching


Domenica mattina. Piove a dirotto. Il piumone è ancora caldo. Sto curiosando su Instagram e scopro di un’attività che sembra essere molto divertente: il geocaching. Immagino che nei paraggi non ci sia nulla, ma per curiosità scarico l’app e inizio a navigare. Oh, guarda! Ci sono delle caches nascoste proprio vicino a noi! Pioggia o no, non importa! Tutti fuori dal letto, si parte! Ma… Di cosa si tratta? Il Geocaching è un tipo di caccia al tesoro in cui serve un ricevitore GPS (per esempio il telefonino) per trovare dei contenitori che vengono chiamati “cache”. Il primo passo da compiere è scaricare l’applicazione (gratuita). Una volta aperta si accede alla mappa scoprendo quante caches si nascondono vicino a noi e tutte le informazioni al riguardo.


Una cache, per i comuni mortali, è un contenitore tipo quelli che si utilizzano per conservare gli alimenti nel frigorifero. All’interno di questa scatoletta troviamo un piccolo libricino (chiamato “logbook”) sul quale si può lasciare un messaggio del nostro passaggio e del ritrovamento della scatola stessa. Inoltre si trovano diversi oggetti lasciati da chi ci ha preceduti: è simpatico perché si può prenderne uno dalla scatola in cambio di un altro che occorre lasciare. Siamo quindi partiti alla ricerca della nostra prima cache. Nonostante la pioggia ci siamo attrezzati di ombrelli, mantelline e stivali e abbiamo cercato di seguire il percorso sulla mappa. È divertente perché viene descritto il luogo attorno al quale la scatola viene nascosta e il percorso da compiere per raggiungerla, viene esplicitata la dimensione della scatola da cercare e il grado di difficoltà nello scovare la location misteriosa.

Eleonora era entusiasta di questa nuova avventura e ogni 3 passi agguantava il suo binocolo e cercava di osservare tutto ciò che la circondava. È stato divertente perché nel momento in cui il GPS ci diceva che avevamo raggiunto il luogo nel quale vi era nascosta la scatola, di questa non c’era nemmeno l’ombra!



Un mix di emozioni: dalla curiosità di scoprire questa nuova avventura, alla demoralizzazione di non riuscire a trovarla, alla brama e all’adrenalina di volerla trovare. La cosa che colpisce di più è che queste scatole si celano lungo i sentieri e nei luoghi in cui spesso si transita senza prestarvi troppa attenzione! Noi siamo riusciti a trovare la nostra prima scatolina. Siamo quindi riusciti nel nostro intento e il risultato è ….che ora non vediamo l’ora di ritrovarne tantissime altre!


Un punto sicuramente a favore di questa attività è che coinvolge i bambini più grandicelli nella lettura della mappa trasformando così una normalissima passeggiata in un’accattivante “caccia alla cache”!


Chi di voi riuscirà a trovare le caches che abbiamo scovato? Mandateci una foto con il nostro sticker che si trova all’interno della scatola!





Buon divertimento!!



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