San Gallo e Appenzello
San Gallo e Appenzello
Bello bel tempo! Danno sole! Preparate le valigie, domani si parte!
In men che non si dica eravamo tutti pronti per una “tre giorni” di divertimento e scoperta del nostro territorio oltre Gottardo .
Giorno 1
Mogelsberg - sentiero sugli alberi- e caseificio del Formaggio Appenzeller
La prima tappa del nostro viaggio si ferma in un piccolo paesino della regione del Toggenburgo, più precisamente a Mogelsberg, dove nel 2018 è stato inaugurato il primo sentiero tra le cime degli alberi della Svizzera.
La partenza è ottima perché scopriamo subito che si può usufruire di un ampio posteggio coperto e gratuito e in circa 10 minuti a piedi, lungo una bella strada asfaltata che attraversa campi meravigliosamente verdi, ci si trova direttamente al punto di partenza della passerella.
Noi non appena giunti sul posto eravamo -stranamente (!)- affamati e ci siamo immediatamente fermati nel self-service accanto alla partenza del percorso, dove ci siamo gustati degli spuntini caldi. Vi sarebbe stata anche la possibilità di utilizzare alcune postazioni grill già attrezzate, ma abbiamo preferito prendercela comoda e… Trovarla pronta!
Ma veniamo al dunque … Di cosa si tratta? Parliamo di una sorta di passerella sospesa lunga 500 m ricca di postazioni con curiosità sugli alberi e stazioni didattiche legate al bosco e agli animali della regione. La piattaforma si trova a un’altezza di 50 m dal suolo. Si può godere di una vista mozzafiato fino alla regione dell’Appenzello! Il percorso è aperto tutti i giorni dalle 9:30 fino alle 18 ma per informazioni più dettagliate e sempre aggiornate vi consigliamo di consultare il loro sito ufficiale: www.baumwipfelpfad.ch . Posso rassicurare tutti coloro che soffrono di vertigini che non vi è alcun problema: camminare sulla passerella è molto rilassante, non si ha la sensazione di essere sospesi nel vuoto. Il percorso è agibile anche per i passeggini.
Al termine di questo sentiero sospeso tra gli alberi vi è la possibilità di soffermarsi al vasto parco giochi sottostante: i nostri bambini sarebbero rimasti lì per ore!
Decidiamo di spostarci di qualche chilometro e imbarcarci in una seconda avventura: recarci a Stein Am Rein per visitare il famoso caseificio del formaggio Appenzeller (https://www.schaukaeserei.ch). Restiamo subito colpiti e affascinati dalla struttura e dalle decorazioni circostanti il caseificio. Troviamo infatti enormi fette di formaggio attorno allo stesso: viene già l’acquolina in bocca! Nei pressi di queste decorazioni decisamente golose scopriamo esserci un piccolo ma simpatico parco giochi per i bambini.
Decidiamo di entrare e alla cassa riceviamo immediatamente diversi regali: ci offrono un sacchetto contenente erbe aromatiche profumatissime ciascuno (scopriremo in seguito che a causa delle restrizioni dovute al COVID non si svolgono le consuete attività, altrimenti i bambini avrebbero potuto pestare diverse erbe creando la loro miscela personale), dei palloni gonfiabili a forma di formaggio per i bambini, delle scatoline che contengono cinque assaggi del Formaggio con diverse stagionature da assaggiare per gli adulti e un paio di chiavi che, ci dicono, apriranno delle porticine segrete! Wow! Che splendida accoglienza!
Il museo propone numerose attività di scoperta, a partire dai costumi tipici appenzellesi nel tempo fino ad arrivare alla produzione odierna del formaggio, molto robotizzata. I bambini si divertono un mondo ad aprire le porticine con le loro chiavi e scoprire cosa si cela all’interno. Il tempo vola e non c’è davvero il tempo per annoiarsi.
Prima di ripartire decidiamo di fare un salto nello shop (immancabile!) per acquistare qualche prodotto del caseificio. Che bontà!
La giornata sta volgendo al termine e decidiamo quindi di recarci al nostro hotel che ci ospiterà per queste due notti. L’hotel si chiama Landgasthof Schäfle, si trova a Sankt Peterzell, è a conduzione famigliare e ci ha deliziati con delle cene e delle colazioni meravigliose! Non si esce di lì con la fame, assicurato! Lo consigliamo a tutti.
Giorno 2
Appenzello, San Gallo e il Parco faunistico Peter und Paul
L’indomani dopo una ricca colazione decidiamo di andare a visitare il paese di Appenzello con le sue case che si affacciano sulla celebre Hauptstrasse. Ne restiamo immediatamente affascinati per il loro aspetto così fortemente legato alle tradizioni e alle usanze tipiche del luogo.
Il paese è abbastanza piccolo, lo si visita in breve tempo. Avremmo voluto scoprire anche la Fabbrica di birra appunto, Appenzell. Attualmente è l’unica fabbrica di birra nella regione dell’Appenzello Interno. Qui le birre vengono fabbricate ancora in modo artigianale, seguendo antichi procedimenti tramandati da generazioni. Per questione di tempo non siamo riusciti a svolgere la visita guidata ma abbiamo comunque portato a casa qualche birra da assaggiare.
Dopo questa breve incursione ad Appenzello, La nostra fuga in famiglia ha percorso itinerari diversi, entrambi con destinazione San Gallo. Tre di noi si sono spostati in auto, mentre altri tre hanno preferito utilizzare il treno rosso delle ferrovie appenzellesi. Questi ultimi hanno potuto godere di un panorama mozzafiato attraverso un paesaggio collinare, con ponti magnifici, ampie distese verdi e fattorie.
Curiosità: se scaricate l’app “fensterPlatz“, che tradotto significa “posto al finestrino”, potrete gustare un viaggio digitale: scegliendo tra vari temi durante il percorso vi saranno fornite le informazioni desiderate, esattamente in corrispondenza di ogni tappa saliente.
Io facevo parte del team auto e ho raggiunto San Gallo con un po’ di anticipo. Indovinate? Ne ho approfittato immediatamente per fiondarmi in qualche negozio e fare un po’ di shopping d’oltralpe! Eh beh…!
Quando ci siamo ritrovati siamo andati a scoprire il più grande salotto outdoor della Svizzera: un quartiere decisamente… rosso! È la famosa Roter Platz: un luogo di ritrovo dove capolavori i grandi artisti aspettano solo di essere scoperti. Arte… open air!
A San gallo si trova pure l’abbazia con la sua cattedrale barocca e alla famosa biblioteca che dispone attualmente di 170’000 libri. Tutto il complesso abbaziale fa parte del patrimonio mondiale dell’UNESCO dal 1983. Ah, che annata! Ma qui sono largamente di parte! Se fin qui non avete ancora alzato la testa al cielo… Beh, fatelo! Una caratteristica della città sono infatti gli Erker, delle finestre sporgenti riccamente scolpite. Lasciamo così la città di San Gallo per dirigerci verso il parco faunistico Peter und Paul, che raggiungiamo in pochi minuti di auto. Qui troviamo subito un comodo posteggio e ci dirigiamo verso un piccolo bar all’entrata del parco dove beviamo qualcosa di caldo visto che la giornata tende ad ingrigirsi…
Apriamo gli ombrelli e in pochi minuti ci troviamo immersi in un parco faunistico che ci ricorda un po’ il Tier Park di Goldau ma in versione rimpicciolita. L’entrata è gratuita e vediamo nei recinti cervi, daini, camosci, stambecchi, marmotte, cinghiali, linci e gatti selvatici nel loro ambiente naturale. Colpiscono la nostra attenzione le rocce degli stambecchi e questi splendidi esemplari che fanno acrobazie in bilico e sembra possano cadere da un momento all’altro: rocce che fra l’altro sono il simbolo di questo parco faunistico. Super adatto a passeggini e bimbi piccoli!
Giorno 3 Maestrani (fabbrica di cioccolato) e rientro Cominciamo con il dire che questa tappa doveva svolgersi al primo giorno ma abbiamo avuto l’amara sorpresa che senza riservazione non si poteva entrare! Meno male siamo riusciti a riservarla per oggi! Ci sono diverse offerte combinate con la Formaggeria o con il Walter zoo, vi consigliamo di consultare il loro sito ufficiale www.chocolarium.ch . Noi siamo entrati gratuitamente nella parte espositiva grazie alla carta Raiffeisen, ma se si volesse partecipare anche al workshop è un’altra storia… a causa del COVID questo non era purtroppo permesso.
In attesa il nostro turno per entrare ci siamo divertiti a scattare una foto, in una sorta di cabina per foto tessere, che poi abbiamo scoperto può venire inserita in una confezione di cartone la quale può contenere una deliziosa tavoletta di cioccolata. Mmmhhh iniziamo bene! Idea geniale per un piccolo souvenir!
Appena entrati uno strano macchinario pieno di tubi ci invita a scattare una foto ricordo che verrà poi proiettata sulla parete: il cioccolato rende felici, questo il loro motto!
Si inizia poi con la visione di un filmato (in tedesco con sottotitoli in inglese) che illustra il procedimento per arrivare a produrre il cioccolato. Entrati nel vivo della fabbrica di cioccolato troviamo numerose postazioni dove i bambini possono toccare, odorare, divertirsi interagendo attivamente. Questa parte l’ho trovata davvero geniale, è piaciuta moltissimo a tre generazioni! Tornerei immediatamente solo per poter raccogliere con il cucchiaino i vari tipi di cioccolato tiepido che colano dalle fontane… mmmmhhhhh!!! Che ve lo dico a fare!
In diverse sale c’è la possibilità di portarsi a casa dei cioccolatini e, dulcis in fondo, si arriva in una sorta di bar dove una gentile signora vi offre il dolce al cioccolato che desiderate.
Al termine della visita ci si ritrova nello shop dove, inutile dirlo, abbiamo riempito diverse borse di dolci leccornie… Consigliatissimo, ci è piaciuto molto!
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